Spade di legno che penetrano in spesse corazze di ferro.
Unghie corte e limate che scarnificano come artigli di aquile.
Ombre del passato che credevi di aver archiviato avvolgendole in creta indurita che ora si frantuma facendo fuoruscire fiamme che t’avevano ustionato e ora riprendono a farlo.
Infinitesimali amarezze che ti trafiggono il cuore, che credevi ormai invulnerabile all’indifferenza del mondo.
Depressione che ti coglie mentre la vita continua a sorriderti benevola e non trovi più nel pianto un salvifico sfogo.
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