martedì 19 marzo 2019

Ode in memoria di Lorenzo Orsetti


Giace il suo corpo,
non è quello d'un vinto
ma d'un vincitore:
chiunque muoia
con la parola "libertà"
sulle labbra
giammai è sconfitto.

Giace il suo corpo,
sopra un suolo straniero
per il cui popolo oppresso
si è immolato:
col suo sacrificio
non ha chiuso porti
ma ha costruito
ponti di libertà.

Giace il suo corpo,
spenta è la sua vita
ma ad arder continua
nei nostri cuori
l'eterna fiamma
della generosità
e della libertà,
che l'ha portato
a donare se stesso
al popolo oppresso
che d'ora in poi
fra i suoi eroi
lo annovererà.

Giace il suo corpo
su un suolo straniero
che sarà fecondato
dal sangue da lui versato,
su zolle di giustizia assetate
da cui il suo nobile esempio
sbocciare e crescer farà
piante di riscatto e di dignità.