lunedì 12 marzo 2018

Ave Maria. Versi adagiati sulla musica della canzone "Ave Maria di Lourdes".


O dolce Regina,
riscaldi il mio cuor;
mi mandi materni
messaggi d'Amor.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Il tuo Figliolo
salvezza mi dà
e sempre m'infonde
sincera pietà.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Al pascolo lieto
ci fai arrivar;
in esso possiamo
Gesù adorar.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Di tutti sei Madre
e preghi per noi,
che miti e devoti
siamo figli tuoi.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

L'azzurro del cielo
è specchio di te;
sei pura e per questo
sei madre del Re.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

La Tua tenerezza
commuover ci fa;
ci reca conforto
la Tua bontà.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

La Tua purezza
illumina a dì
la strada maestra
che dobbiam seguir.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Il Tuo sguardo dolce
arriva quaggiù,
nel mondo in cui siamo
fedeli a Gesù.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Se in anima e corpo
malati noi siam,
con le tue preci
di meno soffriam.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Sei sempre presente
dove c'è dolor
e le sofferenze
lenisci nei cuor.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Le rose emanan
di Te il profum;
di Dio i Tuoi occhi
riflettono il lum.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Appari a chi puro
mantiene il suo cuor
e semplice ed umil
Ti rende onor.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Da Fatima a Lourdes
il mondo può udir
i suggerimenti
che vieni ad offrir.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Giù nel Portogallo,
su nei Pirenei,
la voce Tua dice:
"Siete figli miei".
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

A Lourdes Bernadette
la terra scavò
e dalla Tua fonte
l'acqua zampillò.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Ai tre pastorelli
a Fatima Tu
mostrasti la via
di Cristo Gesù.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Le rivelazioni
Tue sono pien
d'amore e ammonisci
per il nostro ben.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Tu segui la Storia
nel suo cammin,
pregando che faccia
di Dio il fin.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Mai soli ci lasci
lungo il sentier;
a Te rivolgiamo
devoti pensier.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Ti mostri clemente
quando noi sbagliam;
di Dio il perdono
da te imploriam.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

I nostri sospiri
senti da madre
e Tu intercedi
presso il Padre.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Sei soccorritrice
di noi peccator;
ci fai ricordare
Gesù Redentor.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Tu sciogli i nodi,
felici ci fai;
conforto e gioia
a tutti noi dai.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

Gemma di futuro
per l'Umanità,
al Cielo conduci
con la Tua bontà.
Ave, ave, ave, Maria!
Ave, ave, ave, Maria!

lunedì 5 marzo 2018

Sulla Croce


"Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno" (Lc 2.3,34).

Gesù perdona e chiede al Padre di fare quello che il Padre ha fatto dall'inizio dei tempi, sta facendo e farà fino alla fine dei tempi: perdonare.
Assoluto atto d'amore, perdonare chi sta uccidendo il Figlio.
Non odio ma amore, non legna secca sul fuoco che emette schioppettii di vendetta ma balsamo che prima o poi aprirà gli occhi a chi fa del male e anche a chi incita al male.
Padre, perdona non solo a chi non sa quello che fa ma anche a chi fa del male consapevole di fare il male: con la Tua misericordia tutti possono avere coscienza degli orrori commessi e aprire i loro cuori al Tuo abbraccio, al riscatto dell'Agape.
Nel giardino del Padre non cresce la gramigna dell'odio ma solo il roseto dell'Amore.

"Oggi con me sarai nel paradiso" (Lc 2.3,43).

Beato chi, in mezzo al dolore, riesce a trovare la luce di Dio!
Beato chi, vicino alla morte, attende la sua fine con gli occhi rivolti al Padre e ne riconosce il Figlio, condividendo con Lui la gioia di adempiere la volontà divina.
Beato chi, straziato dalla sofferenza, rivolge al mondo e a Dio parole d'amore e non di rancore e di rabbia.
La strada verso il Cielo non è lastricata di lisce piastrelle d'odio ma di sassolini d'amore, su cui i nostri piedi ci trasmettono la non facile virtù del perdono.
Nel giardino del mondo un fiore velenoso si prende facilmente in mano e si attacca al palmo, la rosa dell'amore riserva al palmo le sue spine ma, attraverso le ferite, ci libera dalle tentazioni di fare del male e ci dà la rotta per il Paradiso.

"Donna, ecco tuo figlio!" (Gv 19,26).

Il Figlio ci affida tutti a Maria, a Sua madre, perché tutti siamo figli di Dio, anche quelli che hanno voltato le spalle al Padre.
Maria è straziata nel vedere morire Gesù ma non smette né mai smetterà di amare tutti gli altri figli di Dio, li seguirà, li proteggerà, piangerà nel vederli soffrire e, se qualcuno di essi abbandonerà lei e il Padre o cadrà nel peccato, continuerà a pregare per lui e lascerà sempre la porta aperta al suo ritorno.
Siamo tutti affidati a Maria da Gesù, che nel lasciare temporaneamente questa Terra in attesa della Parusia ha voluto che non rimanessimo soli e indifesi.

"Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" (Mt 27,46).

Il Padre ha mandato il Figlio sulla Terra facendolo uomo, con tutte le sofferenze umane, con tutte le debolezze umane non peccaminose.
Non fu cedere alla tentazione sentirSi abbandonato nel momento di massima sofferenza, non fu pentirSi della Sua missione di Salvezza, non fu dubitare delle intenzioni del Padre: in quell'attimo di disperazione sulla Croce, Gesù non dubita, Gesù chiede solo una conferma.
Siamo umani, come Gesù, Verbo Incarnato, anche se siamo molto più vulnerabili di Lui.

"Ho sete" (Gv 19,28).

Gesù sulla Croce ha sete, non solo di acqua ma anche di amore, mentre la gente davanti a Lui inneggia al Suo supplizio.
Ha sete di qualcuno che provi pietà per Lui, che senta dentro sé le Sue sofferenze, che pianga per Lui.
Nessuno fra il popolo, nessuno fra il gregge che Egli è venuto a salvare, Gli dà acqua, nessuno gli mostra amore.
Ma Egli, nel Suo sacrificio di sangue e d'arsura, è acqua d'Amore che già entra nell'anima di chi è reso assetato e cieco dall'odio, offrendogli la liberazione del pentimento e la gioia dell'abbraccio di Dio in una nuova vita di conversione.

"Tutto è compiuto!" (Gv 19,30).

La missione di Salvezza di Gesù è compiuta, spargendo nel mondo semi di Riconciliazione con Dio, d'Amore di Dio, di una Nuova Alleanza con Dio, semi che daranno frutti nei secoli dei secoli.
La strada verso il Padre è stata tracciata, per sempre. La Rivelazione è stata fatta e non muterà nei secoli dei secoli. In attesa della Parusia, del ritorno del Figlio.
Tutto è compiuto, tutto è stato fatto per la redenzione dell'Umanità.

"Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito" (Lc 2.3-46).

Terminata la Sua missione, affrontato il Suo sacrificio per salvare l'Umanità presente e futura, il Figlio fa ritorno dal Padre.
Insieme ameranno le persone che si succederanno sulla Terra, insieme chiameranno i pastori che guideranno il  gregge verso il Regno celeste lungo strade disseminate di pericoli e di tentazioni, insieme soffriranno se qualcuno Li rinnegherà e continueranno a farSi sentire da lui, insieme sosterranno chi non smarrirà la Retta Via, insieme continueranno a parlare al cuore di ciascun individuo.
Ora il Figlio riprende il Suo posto in Cielo, alla destra del Padre.

Pensieri ispiratimi dalla lettera quaresimale e pasquale del 2018 dell'Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia.