Amica mia carissima,
mi immagino, sai, io e te in un film di
Rohmer, in Racconto d'inverno.
Immagino noi come Charles e Dora, due
amici che, quando si incontrano, si dicono tutto uno dell'altra.
Ci può essere legame più forte di questo?
Nemmeno alla persona amata si confida tutto, per non urtare la sua sensibilità
con amori passati, per non rischiare di oscurare un rapporto con cose che lei
non gradisce, in certi casi anche per proteggerla. Fra amici, invece, ci si può
confidare tutto, certi di ricevere sostegno e comprensione.
Così siamo noi, Manuela. Così saremo noi.
Sempre ci racconteremo delle primavere
che rallegreranno i nostri cuori, degli inverni che ci faranno conoscere il
gelo nei nostri cuori, delle nostre speranze e delle nostre delusioni, dei
nostri progetti e delle nostre rese.
Sempre ci sosterremo a vicenda, in un
rapporto personale che ha e avrà come muri maestri la confidenza, la fiducia,
la sincerità.
Non sarà come l'Amore, l'amore di coppia,
quello che abbiamo cercato per anni ciascuno inseguendo le sue chimere. Sarà
amore fraterno, più solido; sarà duraturo perché non offuscato dalla paura di
perderci.
Sarà alcova ma non di amplessi. Sarà
alcova di sfoghi, di condivisione di gioie, di lacrime e di risa.
Non sarà il caldo sole d'estate, con le
sue vane promesse d'eternità, ma il tiepido sole di primavera, portatore di
brezza e di sorrisi, o il tenue sole d'autunno, dispensatore di saggezza un po'
malinconica.
Sarà amore fraterno, amore intriso di
affetto e non di passione, robusta fiamma che dura nel tempo e non si spegne
per uno spiffero inaspettato.
Stammi vicino, Manuela. Stammi vicino in
queste settimane in cui sembro sereno e forte e in cui il mio cuore è tornato a
battere col ritmo più armonico, così come stammi vicino nelle settimane future,
in cui potrò forse tornare ad essere l'essere debole e friabile dalla corazza
di ferro.
Io cercherò di fare altrettanto con te.
I nostri destini saranno meno duri. Le
nostre solitudini saranno meno sole e, se anche dovessero svanire per almeno
uno di noi, il nostro legame rimarrà solido, come un albero di vite attorno a
cui sarà cresciuta una rosa rampicante.
Ti voglio bene, ti voglio fraternamente
bene, splendida creatura.
Gian
Contardo.
A
Manuela, con infinita amicizia.