Il
tuo tronco fiero e robusto
purtroppo
s’è alla fine arreso:
ed
ora anche su di te, Augusto,
tristemente
è planato, disceso
il
lugubre velo di una Morte
che
sembrava mille miglia lontana
da
un uomo così buono e forte,
da
una così limpida fontana,
nella
quale hanno gai zampillato
i
nobili e grandi ideali
che
sovente ci hanno aiutato
a
sopportare meglio tanti mali.
Sulla
breccia da stoico sei rimasto
fino
alla fine tu a cantare,
mentre
da fiero, incolto contrasto
continuava
coerente a fare
il
tuo bell’aspetto esteriore,
che
ribelle sempre hai mantenuto,
contro
un mondo che esser migliore
avrebbe
senza fatica potuto
se
molti altri avesser seguito
le
tue orme chiare, profonde,
se
avessero almeno capito
che
pure fra le agitate onde
della
vita d’ognuno quotidiana
in
te potevano sempre trovare
l'àncora
che, vicina o lontana,
mai
via la barca non fa andare
di
ogni personale esistenza,
che
a veri valori attaccati
si
poteva restare e che senza
di
essi si è come sradicati.
E
mentre la nostra mesta tristezza
per
fortuna non riesce a stingere
in
noi il ricordo e la dolcezza
del
tuo cantare e dipingere,
in
questo duro e triste momento
prima
che all'artista apprezzato
il
pensiero va con vero sgomento
all'uomo
da noi tutti ammirato,
che
purtroppo adesso abbiam perso,
un
uomo sensibile, generoso,
alla
meschinità sempre avverso,
un
uomo sincero e coraggioso.
Provo
un'impacciata sensazione
ad
ascoltar la tua voce buona
e
limpida con grande commozione,
voce
che purtroppo non più risuona
dal
tuo respiro ormai cessato;
ma
mi faccio forza a continuare
a
sentirti dal nastro registrato,
perché
è cosa giusta ricordare
sia
pur in questo modo modesto
un
amico che ci ha or lasciato,
un
amico che sempre fu onesto
e
che non sarà mai dimenticato.
Il
mio umore ora è stanco,
dalla
tristezza inciso, eroso
come
fosse l'argilla d’un calanco,
ma
come un dono molto prezioso
di
te, Augusto, sempre conserverò
un
ricordo indelebile, chiaro,
e
certamente non dimenticherò
l'animo
tuo, che mai fu avaro.
Alla memoria di Augusto Daolio, guida dei Nomadi.
Di solito una persona muore due volte,
quando si spegne fisicamente e quando viene dimenticata. Augusto è stato uno
dei pochi a morire una volta sola.
Augusto continua a vivere nei nostri
cuori.