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sabato 6 settembre 2025

Cosa c'è in fondo al mare?


Cosa c'è in fondo al mare?

Cosa nasconde l'impenetrabile pressione che ci impedisce di spingersi negli abissi?

Coltre oscura, specchio di ciò che si annida nella mente e che abbiamo paura a discoprire.

Specchio di un passato che l'Umanità tende a sommergere con l'oblio di oceani di silenzio salmastro?

Specchio di un futuro nel quale precipiteremo a forza di non emendare i nostri errori?

Cosa c'è in fondo al mare?

Forse solo la barbarie del nulla.


mercoledì 21 maggio 2025

Scivola via da me, o Tempo

Scivola via da me, o Tempo, moto primordiale che tendi all'Infinito e che nell'Infinito esaurirai la tua corsa.

Allontanami, o Tempo, dai passi che m’hai fatto compiere, dalle cose che magnanimo m'hai dato, dalle persone che crudele m'hai tolto.

Portami però sempre, o Tempo, la speranza che il tuo lasciarmi sempre più prossimo al sipario terreno sia solo un tuo andare avanti, un allungare il passo per prepararmi il trampolino da cui mi tufferò nell'Oceano dell'Infinito, non per annegare nel Nulla ma per ritrovare tutto e, soprattutto, tutti, in un Passato che si rifarà Presente e che vivrà per sempre. 

martedì 13 maggio 2025

Chiudi gli occhi, anima mia

Chiudi gli occhi, anima mia: cela al tuo sguardo la materia oscura, il mondo terreno che, caduco, contiene solo cose al dissolvimento destinate.

Chiudi gli occhi, anima mia: abbraccia, con tutto l'amore che da dare hai, le persone a te care, che ti hanno preceduto o che tu seguirai nell'Eternità; pensa a loro e mantieni vivo col ricordo il nesso che con loro hai e che dell'imperituro ha la sostanza.

Chiudi gli occhi, anima mia: concentrati sul passato e sul presente, sulle parti di essi che mai moriranno; guarda al futuro come a un giardino in cui coltivare la memoria di ciò che vale; guarda all'avvenire come a un frutteto da cui cogliere nuove gocce di perennità e non nuovi pezzetti di ghiaccio fatti di effimero.

Chiudi gli occhi, anima mia: assapora la dolcezza del bene che hai ricevuto, guarda commossa e grata a chi te l'ha donato e colma con nuovo bene da elargire ad altri lo smarrente vuoto che in te ha lasciato.

Chiudi gli occhi, anima mia: i sorrisi che anche così la tua bocca plasmano e le lacrime che anche così dalle tue palpebre escono non appartengono al mondo materiale ma a quella celeste dimensione che misericordiosa ti attende alla fine del tuo terreno cammino.