Lo confesso: un po' mi mancavano le (dis)avventure del professor Robert Langdon, il personaggio protagonista di tanti romanzi di Dan Brown.
Evidentemente l'Autore ha voluto farmi passare questa piccola nostalgia con la sua ultima fatica letteraria, L'ultimo segreto.
Temevo che, avendo come tema portante la noetica, fosse un mattone come Il simbolo perduto e invece, superate le prime pagine, L'ultimo segreto mi è piaciuto.
Ha tutti gli ingredienti del thriller mozzafiato: azione, cambi continui di luoghi in cui si svolgono le varie vicende, colpi di scena.
Ed ha pure importanti riferimenti storico-culturali su Praga, la città in cui è ambientato.
Lo stesso argomento centrale del libro, la delocalizzazione della coscienza, che secondo alcuni scienziati non risiederebbe nei neuroni e quindi non morirebbe con la morte del corpo, è affascinante e, qualora venisse provata, a mio avviso porterebbe alla conclusione che l'anima è immortale, smontando le teorie dei materialisti, da Pomponazzi in poi.
Certo, al di fuori del romanzo di Dan Brown, nella vita reale queste ricerche devono fare ancora parecchi passi avanti ma, da quel che se ne apprende dalle riviste scientifiche, gli inizi sono incoraggianti.
Per tutti questi motivi L'ultimo segreto è un romanzo da non perdere.

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