Non lo nego affatto: per me Renata Di Leo è una dea, una
Musa, una Erato dei nostri tempi. Ispiratrice di pensieri, di riflessioni che
spesso assumono forma di poesie.
Renata Di Leo è un archetipo di poesia, fonte a cui i poeti
attingono ispirazione per i loro versi, con l'ambizione, forse con la
presunzione, di renderli degni di lei.
Cosa può fare una Musa umana, in carne ed ossa, per dare lo
spunto a quel mettere in forma di sensazioni ed emozioni che è la poesia?
Scrivere, naturalmente.
Renata Di Leo ha la caratteristica, la mission stabilita all'origine dei tempi da un demiurgo benevolo, di
ispirare letteratura anche solo con un suo post di poche parole su un social
network: potenza degli spiriti umanamente superiori, che non hanno bisogno di
dilungarsi per trasmettere i loro messaggi, i loro suggerimenti.
E se Renata può tanto con una sola frase, immaginiamoci quale
oceano sconfinato di spunti da pescare può essere un suo libro.
Ne abbiamo avuto già la prova, e che superlativa prova!, con
la sua opera d'esordio, Amo nutrirmi di
te, una raccolta di racconti brevi scritta a quattro mani con Massimiliano
Fusai o, per meglio dire, un bellissimo volume che raccoglie i
"raccontini" (mai diminutivo fu più fuori luogo!) scritti da Renata e
quelli scritti da Massimiliano.
Si dice, in ambito sportivo, che un fuoriclasse è già tale a
vent'anni; può sì migliorare e acquisire esperienza ma ottiene risultati
strabilianti già al debutto. Or bene, Di Leo e Fusai hanno dimostrato, col loro
primo libro, di essere dei fuoriclasse della Letteratura, come hanno ampiamente
riscontrato critica e pubblico.
Adesso Renata Di Leo regala ai lettori il suo nuovo libro, Ho sognato Pablo (Mediaprint Editrice), questa volta scritto
da sola. Anch'esso è una raccolta di racconti brevi, autentiche perle
letterarie che vanno a comporre il collier del libro.
Il titolo del volume è un evidente omaggio al grande
scrittore cileno, il poeta preferito dall'Autrice: uno scrittore la cui potenza
poetica respira anche nelle pagine di Renata, in virtù dell'affascinante forza
dell'emulazione infusa negli scrittori dalla lettura delle opere dei loro
autori prediletti.
Ho sognato Pablo è la conferma del talento di autrice
di Renata Di Leo, già emerso in tutta la sua potenza narrativa ed eleganza di
scrittura nella sua precedente opera, con in più l'inevitabile miglioramento
che per ogni autore deve sempre scaturire ad ogni suo nuovo libro come prova di
costante maturazione: un esame di Laurea superato a pieni voti. E con lode. E
anche con dignità di stampa, se mi si consente il doppio senso tra voto
accademico e pubblicazione editoriale.
Emozioni, sensazioni, sentimenti, esperienze di vita sono
anche in questo volume magistralmente indagate ed esposte. Come ogni Scrittore
con la "s" maiuscola, Renata Di Leo non ha alcun bisogno di
dilungarsi per raccontare una storia: le sono sufficienti poche pagine e comunica
in tutta la sua efficacia quello che vuol fare sapere al lettore.
La vita è fatta di cose belle e cose brutte, eventi felici ed
eventi infausti, storie a lieto fine e storie che invece il lieto fine non
hanno: l'Autrice la indaga in ogni racconto con somma maestria e con grande
padronanza di stile.
Un altro aspetto della bravura di Renata Di Leo trova piena
conferma in Ho sognato Pablo:
l'eleganza. Quell'eleganza di scrittura che trova il suo specchio fedele nei
personaggi e negli ambenti descritti nei racconti della raccolta.
Nel film Operazione
Sottoveste, l'ufficiale di Marina Nick Holden (Tony Curtis) dice
all'infermiera Barbara Duran: "Non si avvolgono gioielli in carta di
giornale". E così non si poteva avvolgere quell'autentico gioiello
letterario che è Ho sognato Pablo in un formato cartaceo che non gli fosse
consono.
Il libro è, dunque, graficamente molto ben curato: carta
patinata, pagine colorate, 40 foto all'altezza del valore del testo. Il
risultato, senza tema di esagerare, è semplicemente strabiliante.
Un volume da non perdere da parte di chi ha o voglia avere in
casa una Biblioteca con la "b" maiuscola.
Per tutti questi motivi, Ho
sognato Pablo è davvero un libro da raccomandare a tutti quei lettori che
cercano nell'immersione nel mare delle pagine qualcosa di bello, raffinato,
elegante; qualcosa di interessante e che faccia riflettere per comprendere gli
altri e anche se stessi; qualcosa che sposi in piena armonia letteratura e
vita.
Questa recensione avrebbe dovuto essere scritta da Osvaldo
Contenti: un Amico, mio e di Renata, un grande artista e una persona
meravigliosa. Purtroppo, Osvaldo è venuto a mancare nel luglio del 2014. Io e
Renata abbiamo stretto amicizia proprio in occasione di quel lutto.
Considerando che Osvaldo Contenti e i suoi dipinti mi avevano
ispirato molti componimenti (scherzosamente lo chiamavo "il mio Muso
ispiratore") e che poi è toccato a Renata e alle sue frasi fornirmi spunto
per nuove poesie, voglio credere che sia stato lui, Osva, dal Posto Bellissimo
dov'è andato, a guidarmi silenziosamente verso l'amicizia con Renata Di Leo, a
indicarmi in lei, come in una staffetta letteraria, una nuova fonte cui
ispirarmi.
Anche questa presentazione vuole essere una staffetta: ho,
sia pure indegnamente, raccolto il testimone da Osvaldo per fare ciò che egli
non ha potuto fare ossia introdurre il lettore al nuovo capolavoro di Renata Di
Leo, Ho sognato Pablo.
Renata Di Leo
Ho sognato Pablo
Mediaprint Editrice, 2015
pp. 204, 18 €
Chi è su Facebook può prenotare il libro mandando un messaggio al profilo dell'Autrice "Renata Di Leo".
Chi non è su Facebook o preferisce usare un altro canale, può mandare un'e-mail all'indirizzo di posta elettronica renatadileo@virgilio.it.
L'Autrice chiederà l'indicazione di un recapito postale a cui spedire la copia o le copie del libro.
Nella busta, insieme al libro, i lettori troveranno l'indicazione del codice iban e degli altri dati necessari per effettuare l'acquisto tramite bonifico bancario oppure quelli per pagare con Postepay o con altre modalità.
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