domenica 9 novembre 2025

Luci


Luce nera, che frantuma la roccia del vivere, incendiandolo del dolore assoluto, del dolore che con te contrae matrimonio indissolubile: dolore di
  incolmabili vuoti e di strazianti rimorsi.

I tuoi appigli via si sfilano dalle tue mani scivolose di pianto, che più non trattengono le gioie del passato.

Luce nera, destinata però a diluirsi nella Luce, che nell’anima continua a viaggiare con le sue particelle prive di materia ma colme di Dio.


Luce bianca, che non può essere vista dall’anima che non vede più la persona cara ma che continua la sua invisibile corsa e infonde di splendore chi più non calca il palcoscenico terreno.

I tuoi occhi vedono e da essi scendono lacrime di gratitudine per chi non c’è più.

Luce bianca, che ti fa vedere con chiarezza i tuoi errori, i tuoi peccati, mentre tu acquisisci contezza della giustezza dell’espiazione che prende la forma di strazio che non ti abbandona a causa del peso delle tue mancanze.

Nessun commento:

Posta un commento