Visualizzazione post con etichetta tramonto. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta tramonto. Mostra tutti i post

martedì 2 settembre 2025

Che cosa chiede la persona a se stessa?


Che cosa chiede la persona a se stessa, quando il pendio del Declino corre già sotto i suoi piedi induriti, forse piagati, dall'insensibile scorrere del Tempo?

Che cosa chiede la persona a se stessa, quando l'orizzonte gli appare, ed è, sempre più basso, sempre più buio, quando forse è prossimo ormai l'inizio del Tramonto dopo cui il sole del domani più non risorge?

Che cosa chiede la persona a se stessa, quando progetti, sogni e speranze hanno in lei ceduto il posto alla straziante contabilità dei vuoti da cari volti lasciati?

Che cosa chiede la persona a se stessa, quando i ricordi cessano d'essere sprone ad agire, a costruire futuro, e diventano full time di giornate trascorse a sorbire con quiete o con strazio la malinconia di gioie passate e l'atrocità di perdite subite, le cui ferite a sanguinare continuano ancora?

Che cosa chiede la persona a se stessa, quando si approssima ai confini dell'esistenza, quando la Fine non è più soltanto oggetto di dotto filosofare ma diventa inallontanabile meta che si avvicina sempre di più?

Forse chiede soltanto di poter scivolare in silenzio lungo il pendio del Declino e di resistere alla tentazione di ingaggiare col Fato una lotta che sarebbe soltanto una vana pugna. 

lunedì 2 giugno 2025

Notte

Notte, implacabile sei giunta a pormi da solo di fronte al mondo, di fronte a me stesso, oltre lo specchio opaco che Quotidianità, forse per deviarmi dagli Obiettivi Ultimi o forse per proteggermi dal frantumare in essi la mia fragilità, di giorno frappone fra il mio istinto di sopravvivere nello spazio terreno e il mio tuffarmi verso aree di invisibile abisso.

Notte, hai portato con te un tramonto dispensatore di trame, portatore di vento di fili di ispirazioni che nell'aere del mio poetico osservare intorno a me invitanti fluttuano chiedendo forse d'essere catturati uno ad uno da un mio pollice e da un mio indice, d'essere impastati con ciò che dentro di me ho e sento, per diventare umili ed imperfetti versi di un vate minore.

Notte, benigna mi circondi col tuo attutente buio, che in me minaccia non reca ma protettiva coltre mi dona.

Notte, mi lasci a cullarmi con un consolante pensiero: in altri posti di questo mondo, le Muse riposano, meditano, scrivono e forse leggono quello che io posso offrir loro dopo aver preso tanto da loro. 


mercoledì 28 maggio 2025

Quando il mio ultimo giorno verrà

Quando il mio ultimo giorno verrà, vorrei poter morire guardando il tramonto ed esalare l'ultimo respiro un attimo prima che il sole cali oltre la linea dell'orizzonte.

Quando il mio ultimo giorno verrà, vorrei poter salutare i miei cari con un semplice: "Arrivederci", un attimo prima che il sole sparisca alla vista lasciando col suo ultimo raggio la speranza della rinascita.

Quando il mio ultimo giorno verrà, vorrei poter guardare alla mia vita terrena improntando il mio viso ad un sorriso, un attimo prima che una dolce e serena sensazione di sonno mi faccia chiudere gli occhi con la promessa del risveglio fra le braccia di Dio.