Sempre e
solo sopra una pietra il mio cuore ha sparso i suoi semi, dopo il mio sperare ha
tracciato solchi per quei semi graffiando con ferocia la litica lastra come se
fosse dotato di artigli.
Sempre e
solo sopra una pietra quei semi hanno dato vita a piante che senza l'altrui
terreno e senza l'altrui pioggia non hanno potuto vivere a lungo.
Sempre e
solo sopra una pietra le mie mani hanno vanamente scavato, hanno disperatamente
scavato per non fare seccare quelle piante, che non potevano essere nutrite
dalle gocce di sangue che gocciolavano dalle mie unghie, dal mio cuore.
Sempre e
solo sopra una pietra quelle piante, dalle radici corte e prive di terreno in
cui affondare, sono state spazzate via dal primo lieve alitare di quel vento
chiamato realtà.
Sempre e solo sopra una pietra le mie guance ansiose di carezze sono andate a sbattere ricevendo lo schiaffo di un ruvido selciato, fino a quando non ho capito che su di esso non si deve sperare di far nascere un fiore ma ci si deve sdraiare senza aspettarci nulla dalla vita. Come il corpo che dorme su un rigido letto riposa meglio e si sveglia più forte, così l'anima che si adagia sul duro terreno dove non crescono le illusioni è un'anima più forte, è un'anima che non ha bisogno di ingannevoli sogni.
Sempre e solo sopra una pietra voglio riposare per risvegliarmi ogni giorno più forte.
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