lunedì 11 luglio 2016

Padre Nostro. Lettura della preghiera

Padre Nostro,
fonte eterna di vita,
origine di tutto,
nostre eterne radici,
nostro presente,
nostro futuro.

Sei nei cieli,
in quei cieli eterni
a noi ancora nascosti
e che costituiscono
la Tua casa,
alla quale speriamo
di poter essere ammessi
un giorno,
un giorno dalla durata
infinita.

Sia santificato il Tuo nome
da tutti gli uomini
di buona volontà
che a Te si rivolgono
col loro spirito sperante,
con le loro preghiere,
comunque con le loro opere
di carità.
Sia santificato il Tuo nome
ogni volta che un uomo o una donna
lo pronuncia con devota gratitudine,
ogni volta che vieni chiamato
come ispiratore di bene
e come faro di diritto cammino.
Sia santificato il Tuo nome
ogni volta che l’anima giusta e pia
si rivolte al Tuo mistero
inginocchiandosi con gratitudine.
Sia santificato il Tuo nome,
indipendentemente da come
i credenti vogliano chiamarTi.
Sia santificato il Tuo nome
ogni volta che chi lo pronuncia
riconosce in Te un faro d’Amore.
Sia santificato il Tuo nome
ogni volta che un uomo o una donna
compie una buona azione,
ogni volta che si priva di una parte di sé
per donarla agli altri.

Venga il Tuo regno:
regno di pace,
regno di gioia,
regno di unione dei cuori,
regno dell’altruismo,
regno del donarsi,
regno di cui l’essere sudditi
significa essere amati,
non oppressi.

Sia fatta la Tua volontà:
possa essa venire
riconosciuta e accolta
da tutti gli uomini
e da tutte le donne;
possa essa superare
le divisioni fra le persone
e far sì che venga realizzata
al di là delle divergenze
di sensibilità e di idee;
possa essa portare
concordia e bontà
a tutte le Tue creature.

Come in Cielo
il Tuo verbo è legge,
così in Terra
esso possa dirigere
i pensieri e le azioni
degli uomini e delle donne,
in un cammino secolare
che possa condurre tutti
all’eterna ospitalità nella Tua casa,
all’eterno chiarore della Tua luce,
all’eterna comunione con Te
e con tutte le persone a noi care,
che ci hanno amato
e ci hanno donato i loro sacrifici
infinitamente oltre i nostri meriti.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
il doppio pane, il doppio nutrimento
necessario al nostro doppio essere:
dacci il pane materiale per nutrire il corpo,
alloggio dell’anima nel suo soggiorno terreno,
motore dei suoi passi lungo la strada
che condurrà a Te;
dacci il cibo spirituale per alimentare l’anima,
per consentirci di darle la forza indispensabile
per non lasciarci sfuggire di mano
il filo, spesso esilissimo,
che ci tiene legati a Te
e che consente alle nostre deboli menti
di non perderTi di vista in mezzo alle tante
e insidiose isole scure del mondo.

Rimetti a noi i nostri debiti,
perdona le nostre colpe,
i nostri peccati,
le nostre azioni che male
hanno fatto ad altre Tue creature,
il nostro egoismo che non ci ha
fatto compiere tutto il bene
di cui eravamo capaci,
il nostro insensibile egoismo
che non ci ha fatto dedicare
tutto noi stessi alle persone care.
Rimettili alla condizione
che noi rimettiamo
ai nostri debitori
il male che ci hanno fatto
e che siamo capaci di perdonarli,
accogliendoli in un sincero abbraccio
come fratelli e come sorelle
e considerando le ferite
che ci hanno inferto
come prove da affrontare
per misurare la nostra
capacità di perdono.

Non abbandonarci alla tentazione.
Sostienici in quelle tentazioni
che sono un Tuo metterci alla prova,
se non siamo in grado di riconoscerle
con la vigilanza della serenità dell’anima;
fa’ in modo che queste Tue prove
non siano per noi occasione
di fare del male agli altri.
Non farci cadere nelle altre tentazioni,
quelle del mondo, quelle del Male,
quelle che non nascono
dalla Tua salvifica volontà:
siamo esseri deboli,
abbiamo bisogno della Tua protezione.

Liberaci dal male,
dal male del mondo
e, soprattutto,
dal male che è dentro di noi
e che solo rivolgendoci a Te
e traendo ispirazione da Te
riusciamo a combattere:
battaglia ardua, continua,
destinata per noi alla sconfitta
senza il Tuo provvidenziale aiuto.

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