mercoledì 23 marzo 2016

La mia prima gaffe

      Ecco la mia prima gaffe o, almeno, la prima di cui serbi memoria.
      Da bambino il barbiere che mi tagliava i capelli era il signor Gaetano.
      Un giorno, incontratolo per la periodica tosatura tricologica mia e di mio padre, ci accorgemmo che egli aveva la faccia piena di cerotti, abrasioni e lividi. Ci raccontò che era caduto mentre andava in bicicletta.
      Nel guardarlo bene in faccia conciato com'era, sembrava che portasse una maschera, una grottesca maschera di carnevale.
      E purtroppo eravamo proprio nel periodo di carnevale, che all'epoca a Torino si festeggiava tradizionalmente in piazza Vittorio Veneto, detta semplicemente piazza Vittorio.
      Allora io, collegando le due cose, senza alcuna malizia né alcuna intenzione di prenderlo in giro, dissi candidamente al signor Gaetano: "Beato Lei, che non ha bisogno di una maschera per andare in piazza Vittorio!".
      E dire che allora stavo frequentando la Seconda Elementare. E' proprio vero che il buon giorno si vede dal mattino.

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