domenica 5 ottobre 2025

I canarini rimarranno in gabbia


I canarini rimarranno in gabbia i canarini e guarderanno spicchi di cielo da balconi stretti o da finestre chiuse.

Canteranno per allietare padroni spesso indifferenti oppure incapaci di dar loro la libertà che non hanno mai conosciuto.

Sbatteranno invano le ali, non potranno spiccare il volo incarcerati a vita fra sottili sbarre metalliche.

Non potranno librarsi nel cielo, a rischio sì di predatori alati ma almeno liberi di andare verso il sole per rivolgergli il loro canto d'allegria.

La loro vita sarà come un amore mai nato e il loro canto suonerà come un: "Ti amo", che non riceverà risposta.

Stretta gabbia di ferro, la loro.

Immensa prigione di tristezza, quella di chi ama non corrisposto. 

sabato 4 ottobre 2025

Giorni dell'adolescenza


Giorni dell'adolescenza, sbucati dalla spensieratezza dell'infanzia.

Giorni dell'adolescenza, in cui progetti ed avvenire ancora avevano sapore di certezza.

Giorni dell'adolescenza, in cui le nostre ambizioni si rispecchiavano nell'eco dei canti delle cicale.

Giorni dell'adolescenza, in cui non riconoscevamo nelle mute formichine lo specchio del nostro futuro.

Giorni dell'adolescenza, che il passato dipanatosi sulle nostre vite ha circondato con la sua nebbia e li fa apparire come isole felici affidate ai ricordi.


venerdì 3 ottobre 2025

Giorni


Giorni lunghi, nei quali l'attesa o l'angoscia, il dolore o la disperazione, ti portano a desiderare la parola fine o addirittura a non renderti nemmeno conto che il tempo passa e, forse, lavora per te.

Giorni corti, che però, nel loro soffio effimero misurato con l'infinitesimale numero di Chronos, contengono in sé l'Eternità, dove l'unico di ogni vissuto si espanderà all'infinito.

Giorni tormentati, nei quali l'anima vaga con la bussola in panne, alternando timori forse assenti dall'orizzonte e scenari confortanti forse destinati ad essere frantumati dallo scorrere della realtà.

Giorni sereni, nei quali l'anima assapora la pace dentro di sé, all'esterno di sé e in quello spazio inimmaginabile dove dimora Dio, e nei quali ognuno può respirare la brezza della saggezza, che rende carezzevoli sia le gioie della vita  che le sconfitte addolcite col coltivato frutto della rassegnazione.


giovedì 2 ottobre 2025

Ghiaccio


Prigione dell’acqua bloccata nel suo fluire dal freddo.

Gabbia di sentimenti bloccati nel loro manifestarsi dal gelo del mondo esterno.

Spietato egoismo che impedisce all’individuo di far correre nel mondo il rivolo benefico di quella generosità che ognuno di noi può far nascere dentro di sé e può coltivare trasformandone i semi in fiori destinati alla vista di tutti e in frutti destinati agli altri.

Contatto ustionante che delude chi si attendeva freschezza e invece ottiene bruciore, chi si aspettava un “sì” e invece riceve un “no”.

Strato duro, freddo, simbolo di arroganza e di superbia.

Superficie subdola, su cui possono scivolare anche le nostre meschinità.

Infida lastra su cui con pericolosa ebbrezza corrono veloci le nostre illusioni, destinate a inabissarsi in un lago profondo.

Crosta cristallina, metafora fisica dell’apparente eternità di cose destinate a sciogliersi per il calore dello scorrere del tempo.

Apparente nitidezza di tutte quelle promesse che sono basate sull’inganno e che proprio per questo hanno bisogno di brillare alla luce del sole.

Massa che si scioglie, liberando l’acqua fino ad allora  tenuta prigioniera, liquido trasparente che si mescola alla polvere e alla terra e diventa fanghiglia, come le ideologie che promettono una società perfetta si trasformano in melma.

Marmo acqueo che non dura, lastra gelata su cui non possono essere impressi caratteri, parole, idee destinati a diventare libri, strada su cui passi malfermi giammai porteranno lontano.


martedì 30 settembre 2025

Depressione

Spade di legno che penetrano in spesse corazze di ferro.

Unghie corte e limate che scarnificano come artigli di aquile.

Ombre del passato che credevi di aver archiviato avvolgendole in creta indurita che ora si frantuma facendo fuoruscire fiamme che t’avevano ustionato e ora riprendono a farlo.

Infinitesimali amarezze che ti trafiggono il cuore, che credevi ormai invulnerabile all’indifferenza del mondo.

Depressione che ti coglie mentre la vita continua a sorriderti benevola e non trovi più nel pianto un salvifico sfogo.

lunedì 29 settembre 2025

Gelido vento


Gelido vento proviene da un orizzonte che ne nasconde la fonte.

Sferza la faccia, come i dolori della vita sferzano l'anima.

Lo sguardo solitario spazia davanti per accogliere senza timore artiche folate: non è il futuro a fare paura; è il passato che implacabile incombe alle spalle con le sue lame aguzze d’indifferenza e d’ingratitudine che feriscono l'anima.

Gelido vento: brividi che crudeli echeggiano i singulti dello strazio che si provano nel cuore.

domenica 28 settembre 2025

Gelido sole


Gelido sole,

      il calore che, da moderno Ra, invii benevolo alla Terra è smorzato, attenuato, sconfitto dal vento che sferza la faccia e che entra nel corpo con una ferocia un po' meno spietata di una ferita inferta all'anima.


Gelido sole,

      fai quasi rimpiangere le nuvole che ti nascondevano: la loro presenza quasi immobile dimostrava l'assenza del freddo soffio di Eolo proveniente dal Nord.


Gelido sole,

      ripensandoci bene, forse non sei crudele, forse sei un vero amico: ci obblighi a vedere le cose così come sono, ci stimoli a proteggerci con spesse corazze, ci spingi ad affrontare la vita in ogni condizione, rafforzi la nostra capacità di stringere i denti e di andare avanti, col vento contrario, col freddo che ci assedia, con le avversità, le amarezze, le indifferenze e le ingratitudini sempre pronte a manifestarsi al prossimo passo e che potremo vedere solo grazie ai tuoi raggi.