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giovedì 4 settembre 2025

Che cosa nasconde un'onda?


Che cosa nasconde un'onda coperta dall'ombra di un albero che s'affaccia sul mare?

Echi di lamenti, di male di vivere, di solitudine, di vuoti incolmabili, urla straziate ridotte a sussurro dal tempo, dal vento, sussurro dissoltosi poi in silenzio disperso sulla superficie increspata dell'acqua salata?

Oppure soltanto lo stato d'animo di chi guarda l'offuscata onda senza sapere che in essa si riflette i tristi pensieri d'un osservatore solitario?

Che cosa nasconde un'onda sovrastata da un albero se non la muta metafora di chi guarda dentro se stesso? 

sabato 10 maggio 2025

Serenata per un giorno qualunque

Lenta è scesa la sera su uno dei miei già tanti giorni. Come sabbia che scorre dall'imbuto del tempo, ha coperto un altro tratto del mio futuro, che ora appartiene al mantello dei giorni passati che mi trascino dietro, forse con un po' più di fatica ma certo con equilibrio maggiore.

Intorno a me continuano dolorosi declini, piccoli sassolini che scivolano lungo la scarpata dell'irrefrenabile, dell'inevitabile.

Che senso ha spargere lacrime asciutte quando prima o poi esse dovranno, umide, cadere dai miei occhi lungo gote dal dolore scolpite?

Che senso aveva gioire, godere del settimo giorno, quando è per me uguale agli altri sei, quando è un giorno qualunque, in cui lottare contro i fantasmi dell'avvenire, contro i fantasmi del distacco, contro i fantasmi della solitudine?

È calata la notte e i suoni che nella mia anima porta si assemblano sul muto spartito d'una triste serenata, in cui non c'è speranza per l'ampio aprirsi d'una baia di gioia ma solo la mite preghiera al futuro affinché rallenti, rallenti al massimo, la discesa verso la foce del pianto.

Serenata per un giorno qualunque, perché esso si moltiplichi in un reiterato domani, in tanti altri giorni qualunque.