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venerdì 12 settembre 2025

Danza la pioggia


Danza la pioggia; le sue gocce cadenti sono passi d'un ballo su cui calerà il sipario del sole, lasciando forse gli applausi d'un arcobaleno.

Danza la pioggia, recando d'estate sollievo dall'afa e portando d'inverno un umido gelo che lesto arriva nelle ossa dei vivi.

Danza la pioggia sopra prati e su campi che l'accolgono felici, perché essa generosa procura crescita d'erba e di messi.

Danza la pioggia su tavolini all'aperto di dehors ormai deserti.

Danza la pioggia sulle tombe adagiate in cimiteri che altre gocce hanno già raccolto: quelle delle lacrime dei cari rimasti a piangere e pregare davanti a lastre di pietra recanti un nome e due date.

Danza la pioggia sulla vita e sulla morte, che nel mondo s'alternano oppure s'intrecciano in tessuti il cui disegno è stato fatto da Dio, in arazzi di tempo che solo la fede riesce a far accettare con l'anima rivolta alla Beata Speranza. 

mercoledì 9 aprile 2025

Nei prati verdi dell'infanzia

Nei prati verdi dell’infanzia ho mosso i miei primo, incerti passi, aprendo gli occhi sul mondo con lo stupore della scoperta.

Nei prati verdi dell’infanzia ho cominciato presto mio malgrado a provare dentro la mia anima il sapore amaro della delusione.

Nei prati verdi dell’infanzia ho vissuto in un mondo in miniatura, separato dal mondo ma del tutto uguale al mondo.

Nei prati verdi dell’infanzia ho cominciato molto presto a capire cos’era il mondo, a capire la durezza del mondo.

Nei prati verdi dell’infanzia ho provato quelle amarezze che, in fondo, m’hanno fatto trovare più bello il mondo da adulto.

Nei prati verdi dell’infanzia ho imparato a sgomitare, ho imparato a reagire, ho imparato a sopravvivere.