Cade una foglia dall’albero, sotto un grigio cielo autunnale.
Leggera, ha fatto il suo tempo; leggera, ha esaurito la sua linfa dopo avere assolto al suo compito.
Ha dato forma al risveglio di vita che in primavera è passata dalle radici attraverso il tronco e i rami. Ha dato gioia a chi la vedeva colorata di un verde vivo. Ha protetto i frutti che sono nati e maturati.
Ed ora, giunto l’autunno, colorata di rame, cade leggera per depositarsi sul terreno che contribuirà a nutrire, a proteggere dal freddo invernale col caldo manto formato con tante altre sorelle: metafora commovente del ricordo di chi non c’è più ma che continua a scaldare i nostri cuori dall’inverno della tristezza.
La pioggia e la neve la dissolveranno facendola diventare parte del terreno, da cui sorgerà nuova vita, da cui spunteranno nuove piante: anello di congiunzione fra passato e futuro, in un cammino di infiniti ritorni.
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