martedì 28 marzo 2017

Ruvido rumore

      Ruvido rumore, quello dello stilo d’inchiostro intriso che sembra ruvidamente graffiare l’altrettanto ruvida pagina del quaderno dei bozzetti del pittore.
      A poco a poco con tocchi sicuri prende forma la figura della modella che, scontrosa, se ne sta fuori dall’inquadratura, nuda come sulla carta è ancora l’abbozzo, l’embrione di quello che poi diventerà dipinto sulla tela.
      Sembra finito, il primordiale prender consistenza della bozza del quadro ma all’improvviso, come per cancellare un deludente risultato finale, il pittore lo sommerge dai colpi d’un pennello da acquarello.
      Sembra la fine d’un pittorico tentativo, insoddisfacente approssimarsi alla verità dell’opera finita sommerso dall’acqua, che tutto confonde, che tutto assorbe.
      Ma non era umile o presuntuosa volontà distruttrice del pittore: il tempo dell’asciugarsi della carte ed ecco riapparire, consolidato, il bozzetto, pronto ad essere trasferito su tela dalla mano creatrice dell’artista.

      Scritto ispiratomi dalla visione di una scena del film “La bella scontrosa” di Jacques Rivette.

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