mercoledì 22 marzo 2017

Rovina sul mare

      Boecklin ti compare davanti, cupo, inquietante, misterioso.
      Preso dalle tue paure primordiali, riesci a vedere soltanto, attraverso il buio, il cielo scuro, il mare scuro, le scure rovine.
      Poi, la Ragione riprende in te il sopravvento e trovi la voglia di guardare più a fondo, più calmo, più lento.
      E riesci a vedere, nitidi, gli alberi in alto e gli uccelli ancora più in alto.
      Ancora un po' di tempo per consentire al tuo sguardo di penetrare più a fondo nelle forme e nei colori, e ti accorgi che il dipinto è meno scuro, molto meno scuro di quello che ti sembrava.
      Le nuvole sono inframmezzate da squarci di luce che, giù in basso, lasciano individuare le spume del mare e disseminano riflessi sulle rocce.
      Ed ecco allora che scopri che il dipinto non è poi così cupo, inquietante e misterioso e la sua oscurità di ispira quasi un senso di protezione.
      Ed ecco allora che ti rendi conto che la conoscenza, anche quella di un particolare, è processo iniziatico che presuppone calma e razionalità, e la capacità e la costanza di individuare ogni particolare e collocarlo nell'insieme.
      Qualità educatrice dell'Arte, che dovrebbe essere presa come esempio per educare gli individui e le società.

      Scritto ispiratomi dalla visione dell'omonimo dipinto di Arnold Boecklin.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.